Il gruppo di hacktivisti si è nuovamente rivolto al popolo italiano con un video messaggio pubblicato direttamente su un account YouTube dove ha fatto il punto su quanto avvenuto negli ultimi tempi.
“Ci risulta che questo gruppo paghi società specializzate nella raccolta dati per poi spacciarli per loro. In alcune conversazioni Telegram hanno anche venduto oggetti insignificanti come anelli per raccogliere fondi. Questo dimostra quanto non siano maturi e non finanziati” continua il messaggio, che si rivolge anche alla così detta “rete Z”, composta secondo le indagini effettuate dagli hacktivisti da 112 account (creati da un anno) che fungono da supporter di tutti gli Z d’Italia ed una rete di 1540 account simpatizzanti della Z e provenienti da Spagna e Sud America. “Il loro obiettivo è fare disinformazione, e condividiamo questi dati per tenerli sotto controllo” continua il messaggio.
Il messaggio si rivolge anche all’Italia: le strutture italiane sono vulnerabili all’86%, ma nonostante ciò gli attacchi messi a segno da Killnet e Legion non hanno causato danni in termini di dati estrapolati.
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