Uperfect X Pro LapDock, la recensione

Cosa possiamo fare con un monitor esterno portatile? Per esempio, trasformare uno smartphone dotato di modalità desktop in un computer portatile oppure fornire uno schermo a una Raspberry Pi 400. O ancora, usare in mobilità la nostra Amazon Fire TV Stick per vedere la TV in streaming o trasformare un SBC in un tool trasportabile per il pentesting.

Porte di collegamento

Uperfect X Pro LapDock non è un semplice monitor esterno. Integra difatti una batteria da 10.000 mAh e una tastiera con layout inglese che si aggancia magneticamente allo schermo. La batteria garantisce diverse ore di utilizzo: noi, per esempio, abbiamo usato il LapDock come monitor per lavorare con un miniPC e siamo arrivati a oltre sette ore e mezza di funzionamento prima di doverlo ricaricare. Noi abbiamo provato il modello a 1080p ma è disponibile anche quello 4K. Entrambi hanno un pannello IPS e sono dotati di tre porte USB-C, una mini HDMI e un jack audio da 3,5 mm. Una delle porte USB-C serve esclusivamente per alimentare lo schermo, un’altra è una porta OTG mentre la terza serve per il collegamento con un computer in grado di trasmettere il segnale video su questo tipo di porta. In alternativa si usa la porta mini HDMI. Nella confezione sono presenti un cavo mini HDMI, due cavi da USB-C a USB-C, un cavo da USB-A a USB-C e il caricatore 30 W con presa italiana. Insomma c’è tutto il necessario, o quasi, per ogni tipo di collegamento. Noi abbiamo dovuto solo acquistare un adattatore da HDMI femmina a mini HDMI (circa 10 €) per collegare l’Amazon Fire TV Stick.

Robusto e inclinabile

Lo schermo da 15,6 pollici copre il 100% dello spazio sRGB (o almeno così recita il sito Web, comunque non è un monitor professionale) ma, tecnicismi a parte, mostra ottime immagini con colori vividi e ben contrastati in ogni situazione. L’angolo di visione è ampio, ben 178 gradi. L’unica pecca, forse, è che riflette un po’ troppo la luce causando riflessi. La cornice del display è di pochi millimetri, tranne nella parte inferiore, e il telaio in alluminio è robusto. Grazie al supporto inclinabile agganciato allo chassis possiamo inclinare lo schermo come preferiamo, anche se non è possibile metterlo completamente in verticale (a meno di non appoggiarlo a qualcosa). Questo supporto, quando aperto, rivela le porte presenti e anche il piccolo interruttore a scorrimento che serve per accendere e spegnere il display, ma anche per visualizzare a schermo l’on-screen menu per la configurazione. Non ci sono pulsanti fisici per muoversi in questo menu, basta usare un dito, essendo lo schermo touch a 10 punti. Lo schermo integra anche due altoparlanti di discreta qualità; il volume si regola tramite il menu on-screen. Il peso totale (schermo più tastiera) è di circa 1,4 kg ma se non ci serve, possiamo fare a meno della tastiera scendendo a poco più di 1 kg.
Per staccarla è sufficiente tirarla con un minimo di forza. Pensavamo che questa tastiera, dotata anche di un piccolo touchpad, fosse scomoda per digitare e invece ci ha stupito. Certo, non è adatta a lunghe sessioni di scrittura, ma esegue più che bene il suo compito, oltre a proteggere lo schermo quando riponiamo il dispositivo nello zaino. Purtroppo è disponibile solo con il layout inglese e non è dotata di retroilluminazione. Il touchpad, invece, non ci è parso comodissimo, comunque è una utile aggiunta. In definitiva, questo schermo portatile ci è davvero piaciuto. Sia che lo si usi come schermo secondario con un portatile oppure per giocare o navigare su uno schermo grande con lo smartphone, si è sempre dimostrato di qualità e molto comodo.

 

 


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