Nelle prime ore della mattina del 28 ottobre, il team di sicurezza informatica della banca Unicredit ha riferito di un accesso non autorizzato ai dati di un database generato nel 2015 contenente 3 milioni di record di clienti italiani. Il database non conteneva informazioni riguardanti conti o coordinate bancarie.
Il file, infatti, faceva riferimento solo a informazioni base dei clienti del perimetro italiano ma comunque molto personali: nomi, città, numeri di telefono ed email. Unicredit fa sapere attraverso un comunicato ufficiale che fra i 3 milioni di record a cui hanno avuto accesso i cracker non erano presenti “altri dati personali, né coordinate bancarie in grado di consentire l’accesso ai conti dei clienti o l’effettuazione di transazioni non autorizzate.”
fonte: dday.it
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