Il sistema operativo in tempo reale Zephyr (RTOS) per dispositivi embedded ha ricevuto un aggiornamento all’inizio di questo mese che risolve molteplici vulnerabilità che possono simulare una condizione di denial-of-service (DoS) e potenzialmente portare all’esecuzione di codice remoto.
I problemi sono stati scoperti nel Bluetooth LE Link Layer (LL) di Zephyr e nella sua implementazione del Logical Link Control and Adaptation Protocol (L2CAP).
Il sistema operativo supporta più di 200 schede con varie architetture CPU (ARM, Cortex-M, Intel x86, ARC, NIOS II, Tensilica Xtensa, SPARC V8, RISC-V 32), rendendolo una scelta interessante per i produttori di piccoli dispositivi embedded (apparecchi acustici, smart tag, distanziatori, dispositivi di sicurezza per DPI intelligenti, gateway IoT, dispositivi di backup portatili).
In un rapporto, Synopsys conferma che un eventuale freeze del dispositivo può portare all’esecuzione di codice remoto in determinate circostanze con la possibilità di attivarlo su dispositivi vulnerabili via etere.
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