Gli hacker che alla mezzanotte di domenica scorsa hanno mandato in panne 1500 postazioni e 300 server dell’ospedale San Giovanni Addolorata si muovono secondo un copione già visto in occasione dell’intrusione nel sistema informatico della Regione Lazio.
E la procura, come di consueto, agisce di conseguenza. Gli uomini guidati dal procuratore Michele Prestipino e dall’aggiunto Antonello Racanelli hanno aperto un fascicolo dopo aver ricevuto l’informativa dalla polizia postale. Le ipotesi di reato sono due: “accesso abusivo al sistema informatico e tentata estorsione”.
Infatti la richiesta di denaro non è tardata ad arrivare: “I tuoi file sono crittografati. Non preoccuparti, puoi riavere tutti i tuoi file. Se vuoi ripristinarli, scrivi alla mail”, si legge nel testo scritto il lingua inglese. Nel frattempo i server dell’azienda ospedaliera sono ancora bloccati, le prenotazioni sono possibili tramite il sistema Recup della Regione, la presa in carico dei pazienti in pronto soccorso è garantita, ma gli appuntamenti programmati e differibili vengono posticipati.
Fonte: repubblica.it
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