Oltre 100 giga di documenti sono stati pubblicati dal gruppo Lockbit dopo che il countdown è terminato senza pagamento del riscatto.
I file contengono migliaia di atti di natura diversa, ordinatamente suddivisi in cartelle. Alcuni atti erano già di carattere pubblico molti altri, invece, non lo erano affatto. Altri ancora contengono dati sensibili di cittadini. Con la diffusione illegale di questi file, divisi in sottocartelle, sul sito è stato pubblicato di tutto.
Nell’oceano di cartelle rese pubbliche ci sono centinaia di file, alcuni vuoti, altri datati in maniera sbagliata. Altri risalenti a trent’anni fa. Scavando, infatti, si trovano documenti legati ai divieti di espatrio; ci sono gli elenchi dei cittadini patentati in città con nomi, cognomi e numeri civici di residenza; ci sono atti di pignoramento, ovviamente con indicate le generalità dei soggetti in causa. Materiale che non sarebbe mai dovuto uscire dai server comunali.
fonte: www.larena.it
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