Un’importante pietra miliare nella storia di Linux è stato il primo rilascio stabile di una distribuzione GNU/Linux sviluppata in modo indipendente. Il suo nome era Slackware Linux 1.0 e fu pubblicata da Patrick Volkerding il 16 luglio 1993 come “un sistema di installazione completo progettato per sistemi con un floppy di avvio da 3,5 pollici”. Trent’anni sono (da poco) passati e non possiamo che celebrare la longevità di questa distro, la cui filosofia di mantenere la semplicità, la stabilità e l’aderenza alle tradizioni del sistema operativo Unix è rimasta immutata dalla sua prima beta. Ha infatti sempre mirato a essere è la distribuzione Linux “più simile a Unix” e apporta il minor numero possibile di modifiche ai pacchetti software. A differenza della maggior parte delle distro moderne, Slackware non prevede una procedura di installazione grafica né la risoluzione automatica delle dipendenze. La sua ultima versione stabile 15.0, basata sul kernel Linux 5.15 LTS con supporto a lungo termine, è stata annunciata nel febbraio 2022 ed è inoltre disponibile un ramo di sviluppo a questo indirizzo. Anche se Slackware potrebbe non essere la scelta ideale per i principianti o per chi cerca una distribuzione con un’ampia gamma di pacchetti preconfigurati, è apprezzata da chi desidera una base solida e affidabile per costruire il proprio sistema Linux personalizzato. Grazie alla sua lunga storia e alla fedeltà alla filosofia Unix, Slackware continua infatti ad avere una solida base di utenti e una comunità di sviluppatori dedicati.
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