Da un recente rapporto di Kaspersky anche se vi è stata una diminuzione rispetto al 2022, l’industria manifatturiera resta la più esposta ai malware. Gli attacchi sono stati rilevati sul 23,7% dei computer industriali italiani. Le principali minacce identificate sono script dannosi e pagine di phishing (9,7%), risorse web potenzialmente insidiose (7,7%) e documenti compromessi (4,5%). A livello globale, l’Africa risulta il continente più esposto con il 40,3% di attacchi, mentre il Nord-Europa è al 14,7%. L’Etiopia si distingue con un tasso del 53,3%, mentre il Lussemburgo è il meno colpito (7,4%). Nel 2023, paesi solitamente più resistenti come Australia, Nuova Zelanda, USA, Canada e alcune aree europee hanno registrato un aumento degli attacchi ai loro ICS. Tuttavia, mantengono percentuali di minaccia inferiori globalmente. La crescita degli attacchi è legata soprattutto a risorse Internet bloccate e script dannosi diffusi online e via email. Inoltre, l’Europa occidentale vede il settore manifatturiero in cima alla lista dei più colpiti (17,4%), seguito da energia (16,2%) e oil&gas (12,2%).
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