Questa azienda, che da oltre 70 anni è tra i principali protagonisti della scena audio, ha infatti presentato la sua linea di speaker Link che integra l’assistente vocale di Google ma che, in futuro, nelle intenzioni dei dirigenti, adotterà anche Cortana di Microsoft e Alexa di Amazon. La nuova linea di speaker Wi-Fi e Bluetooth è formata da quattro modelli, due portatili e due da alimentare tramite presa elettrica.
Link 10 e Link 20 sono alimentati da una batteria agli ioni di litio (rispettivamente da 4.000 mAh e 6.000 mAh – le autonomie dichiarate sono di 5 ore per il Link 10 e di 10 ore per il Link 20), quindi sono facilmente trasportabili da una stanza all’altra della propria casa oppure quando si è in giro. Entrambi sono certificati IPX7, quindi sono waterproof.
Link 10, al prezzo di 169 euro, ha una potenza di 2×8 Watt, mentre Link 20 (199 euro) arriva a 2×10 Watt. Nella rapida prova che abbiamo effettuato durante la loro presentazione, abbiamo potuto apprezzare la più che buona qualità audio di entrambi, anche se il Link 10 si è dimostrato carente con i toni bassi.
Link 300 (299 euro) e Link 500 (399 euro) hanno potenze audio maggiori (rispettivamente 2×20 Watt e 4×15 Watt) e anche una qualità audio più soddisfacente.
Tutti e quattro gli speaker integrano la funzionalità del Chromecast con riproduzione musicale multi-stanza.
L’assistente vocale di Google è disponibile da poco tempo in italiano, per cui soffre ancora di qualche difettuccio e di capacità inferiori rispetto alla versione in lingua inglese. Eppure, come ci hanno dimostrato i rappresentanti di JBL durante la presentazione degli speaker, con la semplice voce si riesce a comandare l’accensione di luci ed elettrodomestici, a riprodurre playlist musicali o video (sul TV) dei vari servizi di streaming, a effettuare ricerche in Rete, a farsi leggere ricette e altro ancora, sempre con la massima facilità.
Rispetto agli smartphone, device come gli speaker di JBL godono di un microfono più potente, quindi è possibile attivare l’assistente anche da una certa distanza, certi che la cassa ci senta.
Inoltre le capacità d’apprendimento dell’intelligenza artificiale di Google fa sì che i device imparino le nostre abitudini (per esempio capendo in automatico che la riproduzione di un video di YouTube deve essere fatta sul televisore che usiamo sempre, quindi dopo qualche utilizzo non sarà più necessario specificare su quale apparato avviare il playback).
Per altre informazioni: www.jbl.com
Rilasciata la nuova versione di Kaspersky Security for Mail Server che offre funzionalità avanzate per…
Check Point raccomanda l'uso di password forti per proteggere gli utenti dalle minacce informatiche
Le carte trasporto servono a ridurre lo spreco di carta, velocizzare il transito dei passeggeri…
Kaspersky ha sviluppato una propria infrastruttura thin client basata su KasperskyOS per garantire una connessione…
Un semplice ritardo di 600 ms ha portato alla scoperta di una delle più pericolose…
Sono tante. Troppe. E ricordarle tutte e praticamente impossibile. Ecco perché sono nati i password…
Abbonati ad Hackerjournal per un anno a 33,90 € con digitale in omaggio anziché 46,90 €!
CLICCA QUI PER ABBONARTI!