Imparare un nuovo linguaggio di programmazione rappresenta sempre una sfida, sia per gli sviluppatori esperti che per i principianti e gli aspiranti hacker. Per quest’ultimi la scelta del primo linguaggio è forse la decisione più difficile da affrontare, in quanto permette di capire i principi di programmazione per poi imparare come implementarli all’interno del linguaggio scelto e padroneggiare una sintassi che spesso appare senza senso.
Senza alcune delle abilità di scripting di base, l’aspirante hacker sarà limitato a utilizzare gli strumenti sviluppati da qualcun altro, aumentando così le probabilità di essere rilevato dal software antivirus, dai sistemi di rilevamento delle intrusioni (IDS) o dalle forze dell’ordine.
Nella scelta del linguaggio da apprendere non bisogna mai dimenticare gli obiettivi specifici e l’industria nella quale si vuole entrare. Ad esempio PHP e Python sono ottimi per cominciare: offrono molte opportunità di apprendimento sotto forma di strumenti di convalida della sintassi di facile utilizzo e progetti di formazione che facilitano il processo di apprendimento e consentono una solida base della lingua. Ma, mentre Python sembra essere il più facile da acquisire dei due, PHP offre migliori prospettive di lavoro e risorse tecniche.
Nell’articolo pubblicato su Hacker Journal 224 presentiamo i linguaggi più utilizzati nell’hacking partendo da quelli ad alto livello, che hanno il vantaggio di essere facilmente utilizzabili. Gradualmente arriveremo fino alla macchina trattando i “più veloci” linguaggi di programmazione a basso livello, il cui scopo è di essere direttamente eseguibili dal processore, o di poter essere tradotti facilmente in programmi eseguibili dal processore.
Nel dettaglio, i linguaggi di programmazione ad alto livello sono caratterizzati da una significativa astrazione dai dettagli del funzionamento di un calcolatore e includono alcuni elementi del linguaggio naturale. I programmi scritti in questi linguaggi devono essere tradotti da un altro programma. Mentre il linguaggio di programmazione a basso livello differisce poco o addirittura coincide con il linguaggio macchina (costituito da una sequenza logica di 0 e 1 comprensibili alla CPU), fornendo poca o nessuna astrazione dai dettagli del funzionamento fisico del calcolatore. Un linguaggio è “a più basso livello” di un altro quando fornisce meccanismi di astrazione meno potenti.
Se vuoi sapere qual è il linguaggio più adatto alle tue esigenze, non perdere l’appuntamento con Hacker Journal 224 in tutte le edicole o su sprea.it.
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