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Cracca con Android

Prosegue la nostra serie di articoli sull’hacking usando uno smartphone Android. Nel numero 225 scoprirai quale app usare per fare un pentest, per visualizzare uno stream TCP, per scovare eventuali intrusi nella tua LAN/WLAN e altro ancora.

La forza di Android è quella di essere un sistema operativo basato sul kernel Linux e quindi di poter eseguire da un dispositivo mobile praticamente tutte le operazioni di penetration testing ed ethical hacking eseguibili da computer. Il nostro articolo illustra velocemente le potenzialità di quattro app e ti suggerisce come metterle in opera.

Un ostacolo: il bootloader bloccato

C’è però un limite: per operare è necessario sbloccare il bootloader degli smartphone animati dal robottino verde. In genere il bootloader è bloccato per ragioni di sicurezza e questo impedisce di installare nuove ROM e più genericamente di accedere al sistema. Per fortuna la maggior parte dei dispositivi mobili possono venire sbloccati e così ricevere i privilegi di root.

Per conoscere la procedura adatta al nostro terminale il consiglio è quello di consultare il sito XDA-Developers che da sempre archivia praticamente tutti i terminali Android realizzati e che è consultabile all’indirizzo www.xda-developers.com. Per ciascun terminale è presente il forum dedicato al modding e ai firmware e nella maggior parte dei casi l’operazione di ottenimento dei privilegi si rivela semplice e veloce. Occorre solo considerare che per alcuni produttori lo sblocco del bootloader equivale alla manomissione dello smartphone per cui comporta l’interruzione della garanzia.

Per scoprire le app Android selezionate dagli esperti di Hacker Journal non perdere l’appuntamento del 16 ottobre in edicola oppure vai subito online sullo store di Sprea!

 


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