Meglio di Linux per la sicurezza esiste solo OpenBSD
Per essere veramente a prova di bomba un computer deve avere due requisiti: un hardware “pulito”, cioè privo di chip spioni (perché se la cimice è a livello hardware, non c’è niente da fare), e un sistema operativo con gli attributi giusti. Nel mondo degli esperti di sicurezza le distribuzioni GNU/Linux più aggressive e meglio configurate permettono di raggiungere livelli di impenetrabilità che Windows e macOS si sognano.
C’è però un sistema operativo ancora più sicuro, soprattutto quando si impara a pilotarlo a modo: OpenBSD. Niente a che vedere con Ubuntu o simili distro vanilla, dimentichiamo le “install fest” con nuove funzionalità ogni tre mesi. OpenBSD è stabile, sicuro, ogni riga di codice è stata testata quattro volte da gruppi diversi di esperti e la documentazione è la migliore che si possa trovare su qualsiasi sistema operativo.
Nel numero 226 di Hacker Journal abbiamo già parlato di UNIX e dei suoi eredi, le Berkeley Software Distribution dell’Università della California, cioè BSD.
A differenza di Linux, che mette assieme un kernel con una serie di strati software eterogenei, le release BSD vengono sviluppate organicamente dalla stessa comunità. Questo permette una maggiore integrazione e un approccio molto più centrato sulla filosofia stessa della distribuzione. Oggi OpenBSD è la scelta di riferimento per firewall, server Web, mail server, fa parte del pacchetto di codice scelto da Microsoft per le estensioni UNIX di Windows 10.
OpenBSD è minimale, non ha una modalità d’installazione a pacchetti semplificata: ci vogliono dieci minuti per installarlo ma bisogna sapere cosa si sta facendo. Infatti OpenBSD richiede che l’utente sappia già tutto e decida passo per passo cosa fare soprattutto nell’ambito della sicurezza.
Se abbiamo già configurato un sistema come firewall, un gateway per VPN o IDS (Intrusion Detection System), abbiamo lavorato quasi sicuramente con OpenBSD. E questo è un ottimo motivo per pensare di installarlo sulla nostra macchina e farne uno dei propri sistemi operativi di riferimento, se non il principale.
Ci sono vari scenari di utilizzo di OpenBSD. Se vuoi scoprirli nel dettaglio corri in edicola e acquista Hacker Journal 228 oppure clicca qui.
Kaspersky ha sviluppato una propria infrastruttura thin client basata su KasperskyOS per garantire una connessione…
Un semplice ritardo di 600 ms ha portato alla scoperta di una delle più pericolose…
Sono tante. Troppe. E ricordarle tutte e praticamente impossibile. Ecco perché sono nati i password…
Microsoft ha presentato Copilot for Security, un “robocop” per chi si occupa di sicurezza
Ecco ProPositive, il dispositivo antiaggressione indossabile dotato di due livelli di sicurezza
Gli hacker scoprono un nuovo metodo per distribuire il trojan di accesso remoto (RAT) Remcos,…
Abbonati ad Hackerjournal per un anno a 33,90 € con digitale in omaggio anziché 46,90 €!
CLICCA QUI PER ABBONARTI!