E’ di cronaca recente un attacco sferrato via Ransomware da alcuni hacker con richiesta di riscatto di 2,4 milioni di euro in bitcoin. Un malware ha disattivato l’antivirus: i server hanno ceduto uno dopo l’altro sotto i colpi di uncryptolocker, Ryuk, che ha cifrato, rendendo indisponibile, una grande quantità di file. E’ accaduto tra l’11 e il 13 giugno scorsi. All’azienda è giunta la richiesta di un riscatto di 340 Bitcoin (2,4 milioni di euro al valore del 12 giugno, 3,5 milioni dopo l’annuncio del varo di Libra, la criptovaluta di Facebook) per consegnare la ‘chiave’ digitale che avrebbe potuto disattivare il malware.
L’Azienda però non ha ceduto al ricatto e sembra aver recuperato almeno in parte i servizi, queste le parole della titolare:
“C’erano già stati altri tre tentativi, eravamo preparati e non ci siamo cascati. Questa volta, però, è stato diverso: l’attacco era mirato a noi. In ogni caso, abbiamo reagito e nessun dato sensibili dei nostri dipendenti, dei nostri clienti, nessun disegno è uscito dai nostri sistemi. Di questo siamo orgogliosi”, assicura Bonfiglioli.
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