Secondo i ricercatori europei, l’algoritmo di crittografia GEA/1 utilizzato dai telefoni GPRS negli anni ’90 era apparentemente progettato per essere più debole di quanto sembri per consentire l’intercettazione.
L’algoritmo è stato introdotto nel 1998 dall’European Telecommunications Standards Institute (ETSI). Doveva fornire la crittografia a 64 bit per il traffico di dati, come e-mail e informazioni recuperate dal web.
Un articolo appena pubblicato da accademici della Ruhr-Universität Bochum in Germania, con l’aiuto di esperti norvegesi e francesi, ha scoperto [ PDF ] che GEA/1 offriva solo la crittografia a 40 bit, in base alla progettazione, e il modo in cui le chiavi di crittografia erano suddivise ha reso il sistema relativamente debole ad attacchi.
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