La chiamano “la guerra ibrida“. L’aspettavano, è arrivata: da due giorni la rete informatica ucraina è sotto attacco duro. Le due banche principali del Paese paralizzate, i Pos non funzionano, impossibile ritirare i soldi al Bancomat, le app bancarie con le rotelline che girano, e girano… È andato ko pure il ministero della Difesa, rianimato con l’aiuto degli americani.
Gli attacchi sono potenti e strutturati – spiega il professor Oleksii Baranovskyi, docente di Sicurezza informatica al Politecnico di Kiev – e l’elenco di obiettivi sensibili e infrastrutture a rischio è lungo: i target critici sono il sistema idrico, la rete elettrica, le centrali, la logistica dei trasporti, le ferrovie, le istituzioni finanziarie. Tutto ciò che impatta sulla vita dei cittadini”.
I dati rubati “sono finiti nel dark web – spiega il professore – in blocchi offerti come campionatura. La verità è che non volevano venderli. C’era persino il database dei ricercati dalla polizia, tutto gratis. Volevano darci una lezione, farci capire che ci tengono in pugno. Non erano civili, e sono sicuro che questa di oggi sia la continuazione”.
fonte: repubblica.it
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