L’attacco avvenuto oggi come avevamo già preventivato è di tipo ransomware da parte dal gruppo HIVE molto attivo in questi giorni. Si può escludere con ogni probabilità il collegamento con il supporto italiano alla guerra in Ucraina.
Il riscatto richiesto è di 5 milioni di dollari in bitcoin come trapelato dalla chat con la Gang comparsa online. Bisogna ancora capire l’impatto che avrà questo attacco nella mobilità generale dei trasporti ferroviari italiani.
Trenitalia nella giornata odierna ha rilasciato un comunicato stampa:
“Da stamani sulla rete informatica aziendale sono stati rilevati elementi che potrebbero ricondurre a fenomeni legati a un’infezione da cryptolocker – recita una nota delle Ferrovie -. Sono in corso le attività di verifica sulla rete. In via precauzionale sono state disattivate alcune utenze dei sistemi di vendita fisici di Trenitalia. Pertanto non è temporaneamente possibile acquistare titoli di viaggio nelle biglietterie e self service nelle stazioni, mentre è funzionante la vendita online. Anche la prenotazione dei servizi delle Sale blu di Rfi potrebbe non avvenire con la consueta regolarità”
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