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Attacco in corso al Ministero della Transizione Ecologica, sito offline – Update

Il sito ufficiale del Ministero della Transizione Ecologica da quest‘oggi risulta offline. A quanto pare è stato sospeso per minacce informatiche identificate esterne. Dalle stesse parole del Ministro Cingolani :

La sicurezza è il primo parametro che dobbiamo tenere a mente, energetica e non solo”  .

Non è conosciuta l’origine dell’attacco senza escludere hacker Russi legati a qualche gruppo di tipo ransomware.

La notizia rimarrà in aggiornamento per definire i dettagli dell’attacco e se verrà rivendicato nelle prossime ore.

UPDATE 11 APRILE:

Il sito del Ministero è tornato online. Ancora non si conoscono le cause che hanno portato alla messa offline dell’intero network.

 

UPDATE 9 APRILE:

Passati ormai 3 giorni il sito web e tutti i servizi collegati risultano ancora offline, la situazione probabilmente è molto più complicata del previsto. Da Repubblica.it si apprende che:

I server sono ancora spenti, il sito è ancora offline, ormai da oltre 30 ore e sembrano poco verosimili le voci che davano il ritorno alla normalità in serata. Intanto l’agenzia di Cybersecuity sta lavorando, con la collaborazione di Sogei. E c’è l’indagine della Procura. A una prima verifica dei tecnici, l’attacco sembrerebbe molto pesante e avrebbe fatto danni gravi, quanto perché andranno riconfigurati i server dopo un periodo di inattività così lungo. I dati del Mite sarebbero comunque in sicurezza e il sistema informatico è ancora isolato e protetto da accessi esterni.Domani si proverà a ripristinare qualche servizio, a partire dalla posta elettronica, ma per il momento il Ministro e i suoi collaboratori comunicano via Whatsapp.

“La necessità di dover mantenere offline l’infrastruttura del Ministero è sintomatica della gravità dell’incidente occorso. Da un lato la necessità di isolare la minaccia, eradicarla evitando la propagazione ed ulteriori danni, dall’altro l’esigenza di investigare un incidente comprendendone le cause e cercando di attribuirlo ad una specifica categoria di attori, siano essi gruppi criminali che attori nation-state.
Che si tratti di un ransomware, piuttosto che di un sofisticato impianto con finalità di spionaggio o sabotaggio, è necessario comprendere come abbia penetrato l’infrastruttura governativa per evitare che altre strutture italiane possano essere colpite con tecniche simili”, commenta Pierluigi Paganini Esperto di Cybersecurity e Intelligence. “In questa fase è anche necessario fugare il dubbio che qualche fornitore di servizi IT del MITE, così come di altri ministeri, possa essere stato compromesso. Lo spettro di un possibile attacco alla supply chain di servizi IT preoccupa noi esperti per le potenziali ricadute sulla sicurezza del sistema paese, delle infrastrutture critiche, e di uffici governativi. Sono ore cruciali, gli esperti dell’agenzia ACN sono al lavoro senza sosta ed operano in un contesto complesso, mentre il tempo scorre inesorabile. È in momenti come questo che la presenza di una struttura preposta alla difesa cibernetica nazionale fa la differenza”.

 


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