Sulle 193 famiglie di ransomware identificate, il 48% è riconducibile proprio a WannaCry. Seguono altri ceppi ben noti come GandCrab (16%) e Cerber (10%). Una fotografia della situazione è visibile nel grafico allegato qui sotto. Si apprende inoltre che la Francia è il settimo paese più colpito al mondo da questi attacchi.
Le violazioni messe a segno con attacchi omografici (perpetrati sfruttando indirizzi alterati, traendo in inganno le vittime con caratteri che si somigliano) continuano a prendere di mira borse e wallet di criptovalute con una frequenza preoccupante. Infine, i ricercatori sottolineano inoltre come sia importante sottolineare la crescita degli attacchi ibridi.
Stiamo assistendo a un aumento degli attacchi di tipo ibrido che combinano l’automazione (come la scansione delle vulnerabilità) con la complessità comunemente riscontrata negli attacchi di tipo APT.
fonte: punto-informatico.it
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