Utilizzando lo strumento messo a disposizione da Avast, le vittime delle varianti di ransomware supportate possono decifrare e accedere nuovamente ai loro file senza dover pagare alcun riscatto agli aggressori (generalmente tra i 50 e i 300 dollari, anche se molti utenti lamentano cifre più esorbitanti). La società di sicurezza afferma di aver scoperto una falla nello schema di crittografia del ceppo MafiaWare666, che consente di sbloccare alcune varianti, nella fattispecie: .MafiaWare666, .jcrypt, .brutusptCrypt, .bmcrypt, .cyberone e .l33ch; il tool potrebbe tuttavia non funzionare su varianti più recenti o sconosciute che impiegano un sistema di crittografia diverso. Se siete stati colpiti da una di queste varianti è possibile scaricare il tool da qui. Basterà eseguire l’applicazione e selezionare l’unità che contiene i file crittografati, una volta individuata la password, si potrà avviare il processo di decriptazione previo backup del file.
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