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Orange Pi 800

Molti di noi conosceranno o avranno la Raspberry Pi 400, cioè la tastiera che integra una Raspberry Pi 4. Ebbene, ora questo dispositivo ha un rivale che si chiama Orange Pi 800. Scopriamo se è un degno avversario.

Tutto dentro la tastiera

Anche la Orange Pi 800 sembra una tastiera, invece è un intero computer – un miniPC – con CPU, memoria, disco e porte di collegamento. In pratica la tastiera ha al suo interno un chipset Rockchip RK3399 che integra una CPU a sei core (due di essi sono dei Cortex-A72 a 1,8 GHz, gli altri quattro sono dei Cortex-A53s a 1,4 GHz). Troviamo poi una GPU (scheda grafica) Mali-T860MP4, 4 GB of RAM di tipo LPDDR4 e un disco da 64 GB di tipo eMMC.

Orange Pi 800 è disponibile solo con il layout americano, tra i 78 tasti non troviamo cioè le lettere accentate che usiamo di norma. I programmatori gradiranno questo layout visto che usano spesso le parentesi quadre e graffe. In tutti i casi è possibile impostare nel sistema operativo il layout italiano: se si è abituati a digitare ci si adatta velocemente trovando comunque le lettere accentate pur non vedendole scritte.

Distro Linux

Orange Pi 800 arriva con il sistema Linux Orange Pi OS preinstallato, ma sul sito del produttore troviamo altri sistemi installabili: Manjaro, Ubuntu 22.04 e Debian 11. Queste distribuzioni Linux devono essere salvate su scheda microSD. Di OrangePi OS esiste anche una versione basata su Android. Avviata la macchina, ci troviamo di fronte un classico desktop: in alto a sinistra troviamo il menu Applications (Applicazioni, una volta che avremo messo in italiano il sistema) con i vari programmi installati divisi per categorie (Impostazioni, Internet, Multimedia, Grafica, Ufficio, ecc.). Per mettere in italiano il sistema operativo il modo più rapido è usare il programma OrangePi config che troviamo nel menu delle impostazioni. Tramite esso è anche possibile installare vari programmi non presenti all’inizio, come LibreOffice, il media center Plex o la soluzione per la sincronizzazione dei file Syncthing. Sempre in alto, a destra, ci sono invece le icone che indicano lo stato della rete, l’orario, il Bluetooth, ecc. Prima che ce la chiediate, la password dell’utente predefinito è orangepi. La tastiera è tutto sommato comoda nella digitazione. è necessario dotarsi di un mouse, non incluso nella confezione (nello store ufficiale su Amazon, https://bit.ly/ci272_orangepi800), dove invece troviamo l’alimentatore da rete, Orange Pi 800, infatti, non va a batteria. Noi l’abbiamo usata come un classico sistema desktop, con buone prestazioni. Orange Pi 800 può piacere anche ai programmatori e agli appassionati di elettronica, anche se bisogna notare che il GPIO presente non permette l’uso delle schede pensate per la Raspberry Pi. E ovviamente, installando il software adatto, diventa tranquillamente una stazione da hacking!

Grazie alle porte HDMI 2.0 (con uscita in 4K) e VGA possiamo collegare due monitor alla tastiera, che integra un altoparlante non eccelso ma comodo.


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Tags: Linux

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