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Sicurezza informatica nelle smart city: costruire strutture urbane resilienti

Nel pieno dell’avanzata di uno sviluppo tecnologico senza limiti, ogni giorno vengono a galla tantissimi nuovi termini che pian piano diventano di uso comune e ai quali bisogna adattarsi e comprenderli al più presto, quantomeno per scongiurare il pericolo di non rimanere indietro in questa corsa frenetica.

Tra le tante parole che spesso vengono associate alla moderna tecnologia, troviamo sicuramente “smart”. Ed è così che il telefono cellulare è diventato lo smartphone, i televisori sono diventati smart tv, per non parlare delle smartbox, degli smartwatch e di tutti gli altri device intelligenti di nuova generazione. Nell’ultimo periodo è sorto un altro termine smart, quello delle smart city, o città intelligenti, che andremo a conoscere nelle prossime righe.

Che cosa sono le città intelligenti?

Con il termine “smart city”, ovviamente, non ci riferiamo agli agglomerati urbani dove risiedono persone con un quoziente intellettivo superiore. Si tratta di vere e proprie città che in ambito di urbanistica e di architettura, racchiudono una pianificazione di strategie per ottimizzare e innovare la messa a disposizione e la fruizione dei servizi pubblici.

Questo avviene principalmente tramite l’utilizzo diffuso di nuove tecnologie, soprattutto relative alla comunicazione, alla mobilità, alla cura dell’ambiente, all’efficienza energetica ed altri ambiti a rotazione. Lo scopo ultimo di tutta questa pianificazione è quello di migliorare il più possibile la qualità della vita degli abitanti della città, e ovviamente anche quella dei turisti che la visitano.

Innovazione da tutelare

Grazie alla definizione data poco sopra, si capisce come insieme alle città intelligenti, sia emerso il bisogno di tutelare quest’ultime. Le smart city funzionano grazie all’integrazione di diverse tecnologie e alla loro comunicazione, principalmente quella di raccolta dati e quelle che li analizzano. Le prime, come il nome lascia intendere, servono solamente come un grande cestino di raccolta, nel quale vengono deposte tutte le informazioni relative a determinati settori, mentre la seconda fa il lavoro più complicato, ovvero quello di analizzare questa enorme mole di informazioni ed estrapolarne dati dettagliati in modo da offrire direzioni da intraprendere nello sviluppo, in modo tale da migliorare le varie esigenze cittadine.

Ovviamente tutti questi dati necessitano di essere tutelati, sia per una questione di privacy che per questioni di possibili manomissioni. Se qualche malintenzionato ottenesse l’accesso a questi dati, potrebbe modificarli e renderli nulli, o peggio ancora, fornire informazioni false che non aiuterebbero lo sviluppo e il miglioramento della smart city. Proprio per evitare questo, ogni modello di smart city adotta il principio di privacy e trasparenza sui dati raccolti, e ne garantisce la sicurezza.

Conoscenza e tutela della propria città intelligente

Le città intelligenti sono un bene da sviluppare e, soprattutto, da proteggere. Evolvendosi, le smart city potranno avere un impatto sempre più diretto sulla qualità della vita di chi le abita, apportando notevoli benefici in più settori, turismo compreso. Per proteggersi bisogna innanzitutto sapere quale sia la minaccia, e qui entra in gioco un sistema di mappatura della città. In questa mappatura vengono raccolte tutte le informazioni relative alle tecnologie utilizzate all’interno della smart city, e il loro impiego specifico.

In alcuni casi, in quelli che azzardiamo definire i migliori, quando si effettua questa mappatura vengono tenute in considerazione anche le potenziali tecnologie che potrebbero essere impiegate in futuro. Una volta capito quali tecnologie sono in gioco nella smart city, il passo successivo è quelle di tenerle separate tra di loro, in modo da limitare i danni in caso di un eventuale attacco. Anche se è difficile da capire, si tende a tenere queste tecnologie separate ma connesse allo stesso tempo.

Protezioni sempre attive

Proprio come avviene nei computer o sugli smartphone, la protezione di questi sistemi informatici e dati sensibili, avviene tramite software in grado di individuare e difendersi da eventuali virus e malware, anche tramite sistemi tecnologicamente avanzati di criptazione dei dati. Vista l’importanza di queste informazioni, la loro protezione non può assolutamente essere presa sottogamba.

Foto di apertura di Marc-Olivier Jodoin su Unsplash


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ninjak
Tags: smart city

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