Da quando è inziata la pandemia Coronavirus, il software di videoconferenza Zoom è diventato un modo popolare per tenersi in contatto con amici e familiari e persino per partecipare a lezioni di fitness online. Tuttavia. con l’aumento della popolarità di Zoom, un tipo di attacco chiamato “Zoom-bombing” ha visto anche sempre più attività.
Lo zoom-bomb è quando qualcuno ottiene l’accesso non autorizzato a una riunione di Zoom per molestare i partecipanti alla riunione in vari modi per diffondere, odiare e dividere, o per registrare scherzi che verranno successivamente mostrati sui social media.
Per cercare di mitigare gli attacchi segui queste regole:
Quando si crea una nuova riunione Zoom, Zoom abilita automaticamente l’impostazione “Richiedi password riunione” e assegna una password casuale di 6 cifre.
Zoom consente all’ospitante (colui che ha creato la riunione) di abilitare una funzione di sala d’attesa che impedisce agli utenti di accedere alla riunione senza prima essere ammessi dall’ospitante.
A ciascun utente Zoom viene assegnato un ” ID di incontro personale ” (PMI) permanente associato al proprio account.
Per impedire che la riunione venga dirottata da altri, è necessario impedire a partecipanti diversi dall’host di condividere il proprio schermo.
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