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Come proteggere le riunioni Zoom dagli attacchi hacker

Da quando è inziata la pandemia Coronavirus, il software di videoconferenza Zoom è diventato un modo popolare per tenersi in contatto con amici e familiari e persino per partecipare a lezioni di fitness online. Tuttavia. con l’aumento della popolarità di Zoom, un tipo di attacco chiamato “Zoom-bombing” ha visto anche sempre più attività.
Lo zoom-bomb è quando qualcuno ottiene l’accesso non autorizzato a una riunione di Zoom per molestare i partecipanti alla riunione in vari modi per diffondere, odiare e dividere, o per registrare scherzi che verranno successivamente mostrati sui social media.
Per cercare di mitigare gli attacchi segui queste regole:
Aggiungi una password a tutte le riunioni!
Quando si crea una nuova riunione Zoom, Zoom abilita automaticamente l’impostazione “Richiedi password riunione” e assegna una password casuale di 6 cifre.
Usa le sale d’attesa
Zoom consente all’ospitante (colui che ha creato la riunione) di abilitare una funzione di sala d’attesa che impedisce agli utenti di accedere alla riunione senza prima essere ammessi dall’ospitante.
Non condividere l’ID della riunione
A ciascun utente Zoom viene assegnato un ” ID di incontro personale ” (PMI) permanente associato al proprio account.
Disabilita la condivisione dello schermo dei partecipanti
Per impedire che la riunione venga dirottata da altri, è necessario impedire a partecipanti diversi dall’host di condividere il proprio schermo.
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