Tutti noi facciamo spesso ricorso ai torrent per scaricare le pesanti immagini ISO di GNU/Linux (per esempio quella di Kali), programmi e altri tipi di file. Come ben sappiamo, questo protocollo viene usato anche per il download di materiale illegale (tanto che dal 2006 i torrent sono il mezzo principale per scambiare software, musica, film e libri) e qualche volta può capitare di scaricare inconsapevolmente materiale protetto da copyright. Questo è ovviamente illegale anche se i torrent sono difficilmente rintracciabili visto che non contengono il vero contenuto ma dei metadati che portano a esso.
Attenzione però perché è sempre possibile controllare gli indirizzi IP di chi scarica e condivide. Alcuni ricercatori dell’Università di Birmingham (Gran Bretagna) hanno identificato falsi “peer” (utenti che scaricano e condividono il file) che non completano il download, ma sono collegati a software per controllare gli indirizzi IP e nella maggior parte dei casi sono dipendenti di società per la difesa del copyright, aziende specializzate in sicurezza, laboratori di ricerca e soprattutto produttori musicali e cinematografici…
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