Creato dagli stessi autori di Bavarder, Imaginer ci permette di accedere dalla nostra scrivania a una serie di servizi per la creazione di immagini attraverso l’Intelligenza Artificiale. Come per il suo compagno di scuderia, le opzioni sono meno potenti di quelle offerte dal lavorare direttamente con i servizi su cui è basato (per esempio non possiamo rigenerare immagini e risposte) ma in compenso è facilissimo da usare e ci offre la possibilità di scegliere numerosi fornitori da una singola interfaccia. A differenza che in Bavarder, in Imaginer non conviene basarsi su prompt in italiano, che danno risultati meno precisi dell’inglese. D’altra parte basta usare servizi come Google Traduttore per far risolvere all’Intelligenza Artificiale anche questo aspetto. Vediamo allora come sfruttare Imaginer al meglio!
IN PRATICA
Installazione. Installiamo da https://flathub.org/apps/page.codeberg.Imaginer.Imaginer da Terminale con flatpak install flathub page.codeberg.Imaginer.Imaginer e poi flatpak run page.codeberg.Imaginer.Imaginer.
Interfaccia. Ci troviamo di fronte a un’interfaccia molto simile a quella di Bavarder, con in alto a destra l’icona a hamburger del menu principale che dà accesso all’elenco delle scorciatoie da tastiera e alle impostazioni del programma.
Impostiamo il provider. Il sistema predefinito per creare le immagini è Stable Diffusion, che non richiede registrazione ed è un potente modello europeo e Open Source. Possiamo però aggiungere altri fornitori selezionando Preferences dal menu principale.
Altre possibilità. Compare quindi l’elenco dei fornitori. Scegliamo quelli che vogliamo per attivarli e inserirli nella scheda Provider del menu principale facendo click sul selezionatore. La i cerchiata accanto a esso ci permette di vedere la versione del servizio.
Accediamo a OpenAI. Nella stessa schermata facciamo click sulla freccia in basso per inserire la chiave API dei servizi che lo richiedono come Open AI. Per trovarla in questo caso andiamo su https://platform.openai.com/account/api-keys e logghiamoci.
Cartella di salvataggio. Dall’interfaccia di Imaginer selezioniamo Condividi la posizione sotto Opzioni per scegliere in quale cartella vogliamo che le immagini generate vengano salvate. Basta fare click su quella che preferiamo e poi su Seleziona.
Generiamo un’immagine. Scegliamo il provider e proviamo a inserire un prompt in italiano e a premere Immagine. Il risultato potrebbe essere impreciso come qui, dove di “Un pinguino legge una rivista” ha capito solo che parlavamo di pinguini.
Usiamo l’inglese. In genere si ottengono risultati migliori scrivendo il prompt in inglese. Se l’immagine che otteniamo non ci soddisfa, non possiamo rigenerarla ma basta aprire una nuova finestra e provare a modificare leggermente il prompt o cambiare provider.
Uno stile artistico. In alcuni casi possiamo anche chiedere all’Intelligenza Artificiale di usare lo stile di uno specifico genere o artista. In questo caso abbiamo chiesto a Stable Diffusion di creare la nostra immagine nello stile di Picasso.
Prompt negativo. Il programma include anche questa opzione, che dovrebbe eliminare dall’immagine le caratteristiche o gli elementi che inseriamo nella casella Negative prompt. Nelle nostre prove, però, per ora non ha dato risultati apprezzabili.
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