“Killnet è nato come un gruppo di ragazzini, esaltati dalla propaganda russa e foraggiati da alcuni organi del Cremlino, che hanno preso di mira l’Italia per il suo sostegno all’Ucraina con campagne DDoS – hanno spiegato gli hactivisti -. Finora hanno colpito diverse volte, in alcuni casi andando a segno, ma in molti altri fallendo. Di conseguenza, nonostante i loro proclami, non sono stati così pericolosi ed incisivi come volevano far credere”.
. “Come vediamo dai loro forum, la Russia sta reclutando cyber mercenari in ogni Stato-bersaglio, compresa l’Italia – sottolineano gli Anon -. Finora, a esclusione di quelli in Ucraina, i loro supporter hanno puntato i target solo con azioni di disturbo, tese soprattutto a generare il panico tra le popolazioni dei paesi colpiti”.
Il segnale che abbiamo dato alla polizia di Mosca dopo il loro attacco al sito della Polizia di Stato italiana è stato chiaro. Quello del nostro Paese è tornato online dopo poco, il loro è offline ancora ad oggi. Quindi, hanno capito che noi quando attacchiamo facciamo danni e non si azzardano a spingersi oltre più di tanto, nonostante i proclami”.
“Facciamo parte di Anonymous, ma siamo autonomi come ogni singolo Anon – hanno concluso i volontari -. Ci accusano di lavorare per la Cia, per la Nato o per l’Europa, ma niente di tutto questo è vero.