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KillNet , Hacker Russi attaccano siti istituzionali italiani – [in diretta]
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Il collettivo Killnet è l’equivalente di Anonymous ma di matrice Russa. Molti esperti smentiscono un collegamento diretto con il Cremlino. Gli attacchi sono di tipo DDOS in grado di bloccare in modo temporaneo l’accesso al sito colpito.
UPDATE 3 GIUGNO : Attaccati e attualmente offline i principali Terminal Portuali :
UPDATE 09:00: I siti di molti Porti Italiani sono attualmente offline.
UPDATE 2 GIUGNO: Killnet attaccca ii siti istituzionali del quirinale, Ministero difesa , Ministero Marina , Aeronautica e Difesa.it
https://www.quirinale.it/
https://check-host.net/check-report/a1f9827ke2b
https://www.difesa.it/
https://check-host.net/check-report/a1f932dk51d
http://www.aeronautica.difesa.it/
https://check-host.net/check-report/a1f9b0dk854
http://www.marina.difesa.it/
https://check-host.net/check-report/a1fa079ka55
Update 19:20: Attaccate molte banche online. Alcune in questo momento offline.
UPDATE 17:00 Nuovo Comunicato KillNet
La propaganda dei media italiani funziona male, come gli obici italiani in Ucraina. La preda più facile è l’Italia. E’ più facile per noi manipolare il tuo umore che con la Romania. Citazione dei media italiani: “Killnet attacca alle 5 del mattino, killnet ha 3.000 hacker, killnet questo, killnet quello” 😄 Quanti soldi hai speso per la protezione mentre aspettavi il 30 maggio alle 5 del mattino? Senato stupido🤦♂️ Poveri italiani, come si fa a vivere sotto tale pressione di bugie? Il mondo intero sa già che il tuo presidente della repubblica ha il suo padrone, proprio come Vovchik Zelensky. Bene, niente panico, non abbiamo scelto l’Italia come campo di battaglia invano. Abbiamo il nostro scenario, il governo italiano ha il suo, vincerà chi sa pensare in modo logico. Continuiamo
UPDATE 16:50 : Dots.it piattaforma banking online risulta offline. [check online]
UPDATE 10:09: Il sito dell’ENAC (Ente aviazione Civile) è colpito da un attacco DDOS.
Ente Nazionale per l'Aviazione Civile | https://t.co/9O8Kyu3jAu | @EnacGov, qualche informazione – almeno via Twitter – sul disservizio? 🤔 pic.twitter.com/VhEl42kjWu
— Claudio (@sonoclaudio) May 31, 2022
UPDATE 31 MAGGIO: Killnet ha effettuato attacchi multipli durante la notte su molti obiettivi italiani tra cui Senato, Bankitalia, Consip, Csirt Italia, Banca D’Italia, Consip, EurTel, ITnet, Unidata, Areoporti di Torino e di Napoli e molti altri.
UPDATE 19:00: Killnet ha lanciato un nuovo attacco . Pubblicati circa 40 obiettivi.
UPDATE 14:30: Difesa.it ed Esteri.it sono tornati online.
UPDATE 11:42 : Il sito Ministero degli Affari Esteri.it appare in difficoltà. In questo momento da dei check esterni risulta offline.
UPDATE 11:39: Poste italiane in tilt: “Nessun attacco hacker, è aggiornamento del sistema”
UPDATE 11:24 : Il sito del Ministero della Difesa appare in difficoltà. In questo momento da dei check esterni risulta offline. – https://check-host.net/check-report/a1dff3ck735
UPDATE 30 MAGGIO: Poste Italiane. In un’altra giornata di allarme per i sistemi informatici italiani si bloccano gli sportelli delle Poste. Segnalazioni arrivano da tutta italia. Monitoring su downdetector . Allo stato attuale non ci sono rivendicazioni da parte del Gruppo Killnet.
“Abbiamo avuto delle difficoltà sul sistema informatico – fanno sapere a Il Tempo da Poste Italiane – che stiamo risolvendo. Le operazioni a sportello pertanto sono ora in difficoltà”. Il sistema non funziona, ci sono problemi soprattutto in relazione all’utilizzo del proprio SPID.
UPDATE 29 MAGGIO: “30 maggio ore 05.00. Luogo d’incontro – Italia”. È il testo del messaggio pubblicato sul profilo Telegram del gruppo di hacker filo-russi ‘Killnet’ con il quale si preannuncia un possibile attacco informatico in Italia. “Anonimi che siete contro di noi, vi aspettiamo”, dice ancora il post in segno di sfida.
‘Agenzia per la cybersicurezza nazionale attraverso lo Csirt, il Computer security incident response team, conferma l’allarme di un attacco hacker immimente: “Continuano a rilevarsi segnali e minacce di possibili attacchi imminenti ai danni, in particolare, di soggetti nazionali pubblici, soggetti privati che erogano un servizio di pubblica utilita’ o soggetti privati la cui immagine si identifica con il paese Italia”.
UPDATE 23 Maggio: Dopo una campagna massiccia contro l’Italia, il collettivo di hacker filorussi ha cominciato ad attaccare la Polonia. Al momento il sito del governo polacco risulta irraggiungibile.
Il 21 maggio l’account Twitter legato alla rete Anonymous @YourAnonOne ha dichiarato guerra a Killnet: «Anonymous ha aperto ufficialmente una cyber-war contro il gruppo hacker filorusso Killnet». Il messaggio è stato ripreso nelle chat degli hacker vicini alle posizioni di Mosca che hanno minacciato ritorsioni.
We will create a server with 100 hackers and bring KillNet to its knees once and for all! #Anonymous @Unknown92007291 @AnonNewsItalia
— Anonymous (@YourAnonInfos) May 22, 2022
UPDATE 21 MAGGIO: KilNet pubblica una nuova lista di obiettivi dedicata ai maggiori organi di stampa Italiani. Sono inclusi , Repubblica, Ansa, Asca, Corriere, La Stampa, Panorama, TgCom24, Rainews24, AffariItaiani , Adnkronos, Ilsole24ore, GazzettaUffficiale. Non si conoscono ne i tempi e modalità di attacco.
UPDATE: Anonymous Italia prepara l’“offensiva finale” contro Killnet. Comincerà alle 04:00, avrà una potenza di decine di TB e coinvolgerà almeno 100 Anon. E’ la risposta agli attacchi DDoS contro l’Italia. I target sono top Secret, ma si prevedono danni pesanti alla Russia
UPDATE: Gabrielli: «Prepariamoci a un’escalation». Il Copasir: «È la guerra ibrida di Mosca» . Il commento del Franco Gabrielli, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio
«Se creiamo un clima di disfattismo con un attacco Ddos (un tipo di attacco molto comune che genera un disservizio agli utenti ma non intacca l’infrastruttura tecnologica del sito, ndr), comincio a preoccuparmi quando gli attacchi saranno più significativi. E non è escluso che avverrà», ha detto in un’intervista a Rai Radio1. No al panico, ma sì ad alzare il livello di allerta: «Dobbiamo aspettarci un’escalation. Ma dobbiamo prepararci. La differenza non la fa solo l’attaccante ma anche la capacità dell’attaccato. Abbiamo perso tempo, i livelli e gli standard non sono così performanti, così come non siamo all’anno zero».
UPDATE: Killnet in nuovo comunicato sferra l’ennesimo attacco DDOS verso alcuni aeroporti italiani:
Il Comunicato:
Governo d’Italia. Rispettiamo la tua repubblica, ma non rispettiamo le tue azioni attuali. La tua polizia sta sfacciatamente mentendo attraverso i media nella nostra direzione. I tuoi media mentono alla tua popolazione. Volevi mettere alla prova la nostra forza? La tua polizia riuscirà a fermarlo? Penso che sia ora che qualcuno si scusi per la disinformazione su KillNet e ce ne andremo.
🔻https://www.milanomalpensa-airport.com
https://check-host.net/check-report/9e216a6k649
🔻https://riminiairport.com
https://check-host.net/check-report/9e22393k61b
🔻https://www.milanolinate-airport.com
https://check-host.net/check-report/9e23184k74
🔻https://www.airport.genova.it/
https://check-host.net/check-report/9e24431k777
🔻https://www.milanbergamoairport.it/it/
https://check-host.net/check-report/9e24e78kee6
🔻https://www.geasar.it/
https://check-host.net/check-report/9e259f6k9c2
UPDATE: : Adolfo Urso, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, nei giorni scorsi aveva fatto notare che un attacco hacker su vasta scala “deve essere configurato come atto terroristico“. E contestualmente aveva sottolineato la necessità di attribuire direttamente al presidente del Consiglio il potere di disporre “ogni misura proporzionata per il suo contrasto“. L’ha definita una “guerra permanente” con cui l’Italia dovrà fare i conti “ancora per tanto tempo“.
Molto probabilmente gli attacchi hanno fallito e il gruppo ha deciso di concentrare le proprie forze su determinati domini. Di seguito la lista , la News rimarrà in aggiornamento:
⚡️ www.autorita.energia.it
⚡️ www.eni.it
⚡️ www.accademiaxl.it
⚡️ www.beniculturali.it
⚡️ www.minambiente.it
⚡️ www.federtrasporto.it
⚡️ www.agenziadogane.it
⚡️ www.esteri.it
⚡️ www.istruzione.it/
⚡️ https://www.senato.it/
⚡️ https://www.poliziadistato.it/
⚡️ www.interno.gov.it
⚡️ www.difesa.it
⚡️ www.loc.gov
⚡️ www.corteconti.it/
⚡️ www.csm.it/
⚡️ https://www.windtre.it/
⚡️ https://www.tim.it/
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Sanità italiana sotto attacco
Negli ultimi due anni, gli attacchi informatici contro le strutture sanitarie italiane sono aumentati del 50%, mettendo a rischio dati sensibili e il normale funzionamento dei servizi. L’ACN lancia l’allarme: è urgente rafforzare le misure di sicurezza per proteggere il sistema sanitario

Negli ultimi anni, gli ospedali italiani sono diventati bersagli sempre più frequenti di attacchi informatici, mettendo a rischio la sicurezza dei dati dei pazienti e l’efficienza dei servizi sanitari. Secondo l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), da gennaio 2022 si sono verificati in media 2,6 cyberattacchi al mese, con un totale di 45 incidenti documentati tra il 2022 e il 2023. Di questi, circa la metà ha causato un peggioramento dei servizi, influenzando la disponibilità di prenotazioni, visite e compromettendo la privacy dei pazienti.
L’ACN sottolinea che molti di questi attacchi hanno successo a causa dell’implementazione inadeguata di pratiche di sicurezza informatica.
Spesso, la gestione dei sistemi digitali negli ospedali non presta sufficiente attenzione agli aspetti di sicurezza, e il personale manca di una formazione specifica sulla cybersicurezza. Questa combinazione di fattori rende le strutture sanitarie vulnerabili a minacce come i ransomware, che bloccano i sistemi fino al pagamento di un riscatto.
L’aumento del 50% degli attacchi nel 2023 rispetto all’anno precedente evidenzia la necessità urgente di rafforzare le misure di sicurezza informatica nel settore sanitario. L’ACN raccomanda una maggiore attenzione alla gestione dei sistemi digitali e una formazione adeguata del personale per prevenire future violazioni e garantire la protezione dei dati sensibili dei pazienti.
Leggi anche: “Attacchi filo-russi: l’ACN interviene” e “Hacker minacciano strutture della sanità italiana“
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Giornalisti e attivisti spiati
Lo spyware Graphite dell’israeliana Paragon è stato utilizzato per colpire giornalisti e attivisti, sfruttando vulnerabilità in applicazioni di messaggistica come WhatsApp

Il recente scandalo legato allo spyware Graphite, sviluppato dall’azienda israeliana Paragon (società creata dall’ex premier israeliano Ehud Barak), evidenzia i pericoli degli strumenti di sorveglianza digitale. Questo spyware, utilizzato contro giornalisti e attivisti, sfrutta vulnerabilità sconosciute (zero-day) in applicazioni come WhatsApp per infettare dispositivi senza richiedere alcuna interazione da parte della vittima (exploit zero-click). Tramite questo spyware un attaccante ha la possibilità di accedere a dati personali, messaggi, password, posizione e di controllare microfono e videocamera del dispositivo.
Secondo Kaspersky, spyware avanzati come Graphite consentono agli attaccanti di ottenere il controllo totale dei dispositivi, monitorando tutte le attività degli utenti. Questi strumenti, combinati con exploit zero-day, rappresentano una minaccia grave e insidiosa.
Gli esperti consigliano
- Aggiornare regolarmente sistemi operativi e applicazioni per correggere falle di sicurezza.
- Usare soluzioni di sicurezza avanzate per rilevare e bloccare attività sospette.
- Riavviare frequentemente i dispositivi, poiché molti spyware non mantengono persistenza dopo il riavvio.
- Utilizzare funzionalità come la modalità di isolamento per limitare le possibilità di infezione.
Per maggiori dettagli sugli spyware zero-click è possibile consultare il blog sul sito di Kaspersky al seguente link.
Leggi anche: “Hacker utilizzano il nuovo exploit zero day di Windows”
*illustrazione articolo progettata da Kaspesky
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Occhio ai Malicious Digital Twins
Trend Micro ha presentato le previsioni sulle minacce IT che colpiranno quest’anno in occasione del #SecurityBarcamp, l’evento dedicato agli scenari di cybercrime e di cybersecurity

Secondo le previzioni sulle minacce IT presentate da Trend Micro, nel 2025, gli attacchi informatici diventeranno sempre più sofisticati grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Il fenomeno emergente sarà quello dei “gemelli digitali cattivi” (malicious digital twins), creati dai cybercriminali addestrando modelli di linguaggio (LLM) su dati trafugati per imitare utenti reali e sferrare attacchi mirati come phishing personalizzato e deepfake convincenti.
Il rapporto di Trend Micro, presentato al #SecurityBarcamp, evidenzia come l’AI sia un’arma a doppio taglio: se da un lato migliora la cybersecurity, dall’altro consente la creazione di malware e truffe sempre più avanzate. Gli esperti sottolineano l’urgenza di sviluppare sistemi di IA sicuri e di favorire la collaborazione tra pubblico e privato per prevenire queste minacce.
Le principali minacce previste per il 2025 includono:
- Cybercriminali e AI: attacchi Business Email Compromise (BEC), manipolazione di AI e uso di dati biometrici per truffe mirate.
- Attacchi invisibili nelle aziende: automazione AI con rischi di sicurezza e perdita di controllo da parte degli operatori umani.
- APT e supply chain: gruppi statali come Lazarus e Turla colpiranno cloud e supply chain con attacchi ad alto impatto.
- Settore automotive vulnerabile: i cybercriminali sfrutteranno falle nei sistemi dei veicoli, mettendo a rischio dati e sicurezza fisica.
- Ransomware e malvertising: sfrutteranno vulnerabilità e account compromessi, con modelli sempre più sofisticati ed efficienti.
Le raccomandazioni di Trend Micro
- Implementare un approccio alla sicurezza informatica basato sul rischio, che abiliti un’identificazione delle risorse a livello centrale e un’efficace valutazione, assegnazione delle priorità e mitigazione del rischio
- Sfruttare l’intelligenza artificiale per beneficiare di informazioni sulle minacce, gestire i profili delle risorse, prevenire il percorso di un attacco e avere indicazioni per la risoluzione, idealmente da un’unica piattaforma
- Formare e sensibilizzare gli utenti sui recenti progressi dell’intelligenza artificiale e il modo in cui questa potrebbe favorire la criminalità informatica
- Monitorare e proteggere l’intelligenza artificiale dagli abusi, compresa la sicurezza per la convalida degli input e delle risposte o delle azioni generate dall’intelligenza artificiale
- Per la sicurezza LLM: rafforzare gli ambienti sandbox, implementare una rigorosa convalida dei dati e difese multilivello contro attività di injection
- Comprendere la posizione dell’organizzazione all’interno della supply chain, affrontare le vulnerabilità nei server rivolti al pubblico e implementare difese a più livelli all’interno delle reti interne
- Facilitare la visibilità end-to-end sugli agenti AI
- Implementare la previsione del percorso di attacco per mitigare le minacce cloud.
Leggi anche: “Trend Micro sposa Nvidia AI Enterprise“
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Reply Hack the Code Challenge 2025
Al via le iscrizioni alla Reply Hack the Code Challenge 2025, una competizione online di coding a squadre che si terrà il 12 marzo 2025

Reply ha annunciato l’apertura delle iscrizioni alla Reply Hack the Code Challenge 2025, una competizione online di coding a squadre che si terrà il 12 marzo 2025. Quest’anno, la sfida unirà per la prima volta programmazione e cybersecurity, offrendo ai partecipanti l’opportunità di risolvere problemi algoritmici e affrontare sfide basate sul modello Capture the Flag (CTF).
La competizione si divide in due sezioni:
- Standard Edition, per studenti universitari e professionisti.
- Teen Edition, dedicata agli studenti delle scuole superiori, con problemi a difficoltà progressiva e un bonus CTF.
I partecipanti avranno sei ore per completare i problemi proposti, guadagnando punti extra con sfide CTF nelle categorie Miscellaneous, Crypto e Web. I migliori studenti della Teen Edition potranno vincere borse di studio al 50% per un Bachelor’s Program presso i campus della Albert School x Mines Paris PSL.
La piattaforma Reply Challenge includerà una nuova sezione didattica, “Coding with AI”, con materiali interattivi per apprendere l’uso dell’intelligenza artificiale nel coding. La competizione sarà anche un’occasione per esplorare il ruolo dell’AI come strumento di supporto nella risoluzione di problemi complessi, stimolando il pensiero analitico dei partecipanti.
Per maggiori informazioni e per iscriversi alla competizione, visita il sito ufficiale della manifestazione.
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DeepSeek: l’IA cinese fa paura!
Il modello R1 rilasciato dall’azienda cinese di Intelligenza Artificiale apre a preoccupazioni sulla privacy e sicurezza

Il debutto del modello R1 di DeepSeek rappresenta un passo significativo nell’accessibilità all’intelligenza artificiale, offrendo avanzate capacità di ragionamento insieme a un accesso libero e senza limiti. L’eccezionale crescita della piattaforma è evidente: la sua app mobile ha conquistato il primo posto nelle classifiche dell’App Store di iOS entro 48 ore dal lancio, segnalando un’adozione senza precedenti da parte degli utenti. Tuttavia, emergono preoccupazioni sulla privacy e sicurezza, poiché DeepSeek raccoglie un’ampia gamma di dati utente, inclusi prompt, file, cronologia chat e modelli di digitazione. Questi dati possono essere utilizzati per addestrare modelli futuri, condivisi con terze parti e creare rischi di conformità con normative come GDPR e HIPAA. Inoltre, la piattaforma presenta restrizioni su alcuni contenuti, sollevando interrogativi sulla governance. Il caso DeepSeek evidenzia la rapidità con cui strumenti di IA possono diffondersi, esponendo dati sensibili prima che le aziende possano proteggersi adeguatamente.
Il caso DeepSeek evidenzia la rapidità con cui un nuovo strumento di intelligenza artificiale può diffondersi su larga scala, mettendo a rischio i dati sensibili di un’organizzazione prima che i team di sicurezza possano intervenire. Check Point affronta direttamente queste sfide fornendo un sistema di protezione in tempo reale per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. La piattaforma prende il nome di GenAI Protectè offre un sistema avanzato per rilevare e prevenire la fuga di dati sensibili prima che si verifichi, analizzando in tempo reale le interazioni con l’intelligenza artificiale. La piattaforma è in grado di individuare e valutare automaticamente le nuove applicazioni di IA adottate all’interno dell’organizzazione, garantendo un controllo costante. Grazie a un sofisticato sistema di classificazione basato sull’IA, identifica con precisione i dati sensibili presenti nelle conversazioni e nei messaggi in linguaggio naturale. Inoltre, assicura il rispetto delle normative vigenti, consentendo alle aziende di sfruttare in modo sicuro e produttivo le potenzialità dell’intelligenza artificiale.
Leggi anche: “Scoperta vulnerabilità in ChatGPT“
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Arriva l’app ufficiale ILIAD
L’operatore mobile rilascia su tutti gli store online la sua app per gestire la propria offerta

L’operatore annuncia oggi con entusiasmo il lancio ufficiale della sua nuova app dedicata, pensata per migliorare l’esperienza degli utenti iliad nella gestione delle proprie SIM e offerte mobile.
Disponibile gratuitamente per dispositivi iOS, Android e Huawei Store, l’applicazione è stata sviluppata con un’interfaccia chiara, semplice e intuitiva, garantendo un accesso rapido e immediato a tutte le funzionalità principali.
FUNZIONI DELL’APP
Grazie all’app ufficiale di ILIAD, gli utenti possono:
- Gestire con facilità una o più SIM associate allo stesso account, personalizzando ciascun profilo in base alle proprie esigenze e preferenze.
- Monitorare in tempo reale i consumi di dati, minuti ed SMS, mantenendo sempre sotto controllo le spese e il traffico disponibile.
- Effettuare ricariche in pochi tap, assicurandosi di avere sempre credito sufficiente per chiamate, messaggi e navigazione Internet.
- Attivare in maniera semplice e veloce le opzioni per il roaming internazionale, facilitando la connessione quando si viaggia all’estero.
- Esplorare tutte le offerte mobile disponibili e, se necessario, modificare la propria tariffa direttamente dall’app, senza dover accedere al sito Web.
Con questa nuova applicazione, ILIAD offre ai suoi utenti uno strumento pratico e funzionale, pensato per rendere la gestione della propria linea mobile ancora più intuitiva e accessibile.
Per scaricare l’app iliad visitare App Store, Google Play e AppGallery.
Leggi anche: “Attacco alla rete mobile 5G“
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La CE promuove l’AI Pact
Kaspersky ha firmato l’AI Pact, iniziativa della Commissione Europea, per promuovere l’uso sicuro dell’AI e preparare le aziende all’AI Act, il primo regolamento globale sull’Intelligenza Artificiale approvato dall’UE

L’AI Act, approvato nel 2024 e in vigore dal 2026, promuove un’AI sicura ed etica, affrontando i rischi connessi. Per prepararsi, Kaspersky ha firmato l’AI Pact, assumendo tre impegni principali: implementare una strategia di governance dell’AI, mappare i sistemi AI ad alto rischio e sensibilizzare il personale sull’uso dell’AI. Inoltre, l’azienda si impegna a valutare i rischi per i diritti umani, informare gli utenti sull’interazione con sistemi AI e promuovere la consapevolezza interna. Forte di 20 anni di esperienza nell’uso dell’AI per la cybersecurity, Kaspersky continuerà a sviluppare pratiche etiche e condividere competenze per garantire un’adozione responsabile e sicura dell’AI.
Per supportare i professionisti nell’implementazione dei sistemi di Intelligenza Artificiale (IA) e fornire raccomandazioni specifiche su come adottarli in sicurezza, gli esperti di Kaspersky hanno sviluppato le Guidelines for Secure Development and Deployment of AI Systems, presentate durante l’Internet Governance Forum 2024 delle Nazioni Unite. Oltre agli aspetti legati alla sicurezza, Kaspersky sottolinea l’importanza di un uso etico delle tecnologie AI e ha formulato principi specifici per l’uso corretto dei sistemi AI nel settore della cybersecurity, invitando altri fornitori di sicurezza IT a unirsi e adottare tali principi.
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